Vendemmie

L’uniformità di germogliamento e la regolarità delle precipitazioni ad inizio stagione hanno consentito un regolare sviluppo della vite, il caldo di luglio ha rallentato lo sviluppo senza mandare in sofferenza la pianta. L’epoca di maturazione è stata caratterizzata da clima mite con escursioni termiche tra il giorno e la notte. Tutto ciò ha garantito un’ottimale maturazione con un ricco profilo aromatico.

Le precipitazioni elevate durante tutta la stagione ed il deficit di luminosità hanno messo a dura prova la gestione dei vigneti. L’uva è maturata solo nei siti collinari più vocati richiedendo enormi sacrifici in fase vendemmiale. Solo con vendemmie scalari e destinando ad obiettivi enologici minori le uve meno mature si è potuto raccogliere delle uve in condizioni idonee.

La regolarità della stagione ha garantito un corretto sviluppo della vite mentre, tranne un inizio con temperature elevate, una vendemmia senza particolari problemi  ha garantito un’ottima maturazione. Le varietà aromatiche sono state vendemmiate nelle ore più fresche della giornata per conservare al meglio gli aromi. Un’ottima annata sia per i bianchi che per i rossi.

Un ritorno di freddo primaverile ha determinato delle difficoltà durante il germogliamento e le prime fasi di sviluppo della vite, successivamente il forte caldo di agosto ha accelerato la maturazione mentre le piogge durante la vendemmia hanno determinato una disomogeneità nell’epoca di maturazione. Solo con accurate decisioni in fase di vendemmia si sono avuti dei bianchie che risultano comunque ricchi e dotati di  un buon corredo acido mentre lo Schioppettino ha trovato forse una delle annate migliori caratterizzata da una buona maturità fenolica e da una perfetta evoluzione del quadro aromatico.

Una stagione vegetativa con precipitazioni regolari e alte temperature ha accelerato l’epoca di vendemmia. Il periodo vendemmiale privo di precipitazioni ha prodotto dei vini molto ricchi e tipici a patto di non aver esagerato nel ritardare l’epoca di vendemmia di vendemmia. Eccellente la maturazione dei rossi che hanno potuto beneficiare delle escursioni termiche tra giorno e notte della seconda metà di settembre.

Le piogge estive hanno accompagnato tutto il ciclo vegetativo della vite. Le elevate temperature e la buona insolazione ha comunque consentito un buona vendemmia dei bianchi. L’elevata acidità dei vini ha consentito una ottimale evoluzione nel tempo dei vini bianchi che stanno dimostrando una buona tenuta di fondo. I rossi hanno dato risultati meno promettenti con vini che presentano una struttura meno articolata.

L’inizio della vendemmia è stata caratterizzata da temperature elevate che hanno portato ad un anticipo di maturazione. Si ricorderanno le vendemmie agostane che iniziavano all’alba per poter portare in cantine uve non molto calde. Comunque, la gestione corretta delle vendemmie ha consentito di lavorare uve concentrate e con i parametri di maturazione in equilibrio dando dei vini ricchi che anche negli anni seguenti hanno stupito per la loro tenuta nel tempo. La qualità dei rossi si può definire eccellente.

L’annata si ricorderà per la pioggia che ha accompagnato la vendemmia. I bianchi ne sono risultati comunque di buona acidità e con profumi ben marcati, che maturano bene nel tempo. I rossi hanno invece sofferto e la completa maturazione è avvenuta solamente nei siti più vocati e a costo di enormi sacrifici nella selezione delle uve.